La tecnologia si spinge sempre più avanti con la ricerca e la sperimentazione di dispositivi in grado di offrirci il massimo in ogni situazione. Abbiamo a disposizione dispositivi indossabili in grado di monitorare il nostro stato di salute, la nostra attività sportiva e molto altro. Ma presto potrebbe arrivare una nuova funzione, in grado di garantire la nostra sicurezza in situazione cruciali, come eventi naturali imprevisti.
La sperimentazione è stata avviata con l’USGS, lo United States Geological Survey, una compagnia governativa americana che si occupa dello studio e del monitoraggio degli eventi naturali negli Stati Uniti. L’obiettivo della ricerca è quello di poter estendere al più presto la sperimentazione su un numero sempre maggiore di dispositivi Android. Lo scopo della ricerca invece sarebbe quello di sfruttare i sensori interni dei vari smartphone, come ad esempio giroscopio e accelerometro per rilevare non solo i nostri movimenti, ma anche dei possibili terremoti. Il progetto è ambizioso e il terreno di ricerca è proprio la California, lo stato più a rischio negli Stati Uniti per questi eventi disastrosi.
Un progetto ambizioso, annunciato tramite il blog ufficiale di Google, che intende sfruttare la tecnologia di milioni di dispositivi per creare un sistema ramificato di allerta terremoto. Milioni di sismografi nelle tasche dei cittadini di tutto il mondo.
In primis l’applicazione sarebbe utile per allertare l’utente di un terremoto in corso, ma in più a seconda della posizione dell’utente e dei dati trasmessi da quel dispositivo sarebbe possibile stimare con più accuratezza e soprattutto con più rapidità
, l’epicentro del terremoto. Attualmente in California sono già presenti oltre 700 stazioni di rilevamento per questo tipo di fenomeno. Ma qui lo scopo è diverso. Si vuole integrare la rete ufficiale con una seconda rete ausiliaria per aiutare a determinare più dati possibili, nel minor tempo possibile.Google l’ha chiamata Android Earthquake Alerts System, la prima fase di sperimentazione di questa nuova funzione. Ma sono due le problematiche relative a questo progetto.
La prima riguarda la fase di sperimentazione, che dovrà essere molto lunga a causa delle possibili problematiche di raccolta di dati. Sarà necessario verificare l’accuratezza dei sensori dei vari dispositivi presenti sul mercato e valutare la loro efficacia. Ma soprattutto si dovrà provare a capire come distinguere i movimenti involontari dell’utente da quelli di un possibile terremoto. La seconda invece riguarda il sistema operativo. Si dovrà certamente tenere conto dell’alto numero di dispositivi Apple presenti in America, che non usano Android come piattaforma. La loro integrazione potrebbe essere fondamentale per fare progressi.
Vedremo presto ulteriori sviluppi di questa tecnologia in grado di migliorare la vita e la sicurezza di milioni di persone.