Nella mattina del 16 agosto un asteroide ha sfiorato la terra passando ad una distanza inferiore a quella della Luna senza che nessuno se ne accorgesse. L’avvenimento rappresenta inoltre il passaggio di un corpo celeste alla minor distanza dalla Terra senza che questo venga distrutto. L’asteroide, come detto, si è palesato a ai ricercatori solo dopo il suo passaggio nel punto di maggior vicinanza al pianeta.
L’asteroide ha raggiunto una distanza di circa 2’950 chilometri; davvero un inezia se si pensa che la distanza tra la Terra e la Luna è di 384.000 chilometri. Il motivo per cui nessuno è riuscito ad individuare l’asteroide potrebbe essere legato alla sua traiettoria, molto probabilmente nascosta dal Sole.
Asteroide: le conseguenze di un eventuale impatto
Il passaggio così ravvicinato del corpo celeste senza che nessuno lo ravvisasse pone però una domanda non da poco; cosa sarebbe successo in caso di impatto? A rispondere a questa domanda ci pensa l’Istituto Nazionale di Astrofisica:
“Mentre orbita intorno al Sole, la Terra non è sola nello spazio: sappiamo che si trova a navigare in mezzo a una vera e propria nube di asteroidi near-Earth che, sul medio periodo, in parte sono destinati a collidere con il nostro pianeta. Gli asteroidi near-Earth non sono tutti uguali. Sono pochi quelli più grandi di 1 Km di diametro (solo 1000), ma a mano a mano che si scende con le dimensioni, il loro numero aumenta in modo esponenziale. La popolazione di asteroidi con pochi metri di diametro è stimata essere di centinaia di milioni di oggetti. Per questo motivo, capita abbastanza frequentemente che piccoli asteroidi facciano dei passaggi ravvicinati con la Terra (flyby), o che colpiscano direttamente il nostro pianeta, come nel famoso caso di 2008 Tc3. nel recentissimo caso 2020Qg (alias Ztf0DxQ) si è trattato del flyby più stretto mai fatto da un asteroide near-Earth”.