L’idrogeno quale combustibile ad impatto zero rientra nell’interesse della comunità dei motori con estensione all’automotive ed ai grandi trasporti pubblici. Uno dei settori in cui questa componente risulta incisiva è sicuramente quello degli aerei che, come noto, sono i maggiori responsabili delle emissioni nocive nell’atmosfera. Si tenta di sostituire ciò che inquina con ciò che proviene da fonti di energia rinnovabili riducendo l’impatto sull’ambiente ed al contempo i costi della distribuzione.
Come l’idrogeno cambierà il modo di vivere i trasporti
Fatichiamo ancora a comprendere le potenzialità delle auto elettriche mentre si fa prepotentemente strada il progetto idrogeno promosso a pieni voti da società come Toyota, Honda e Hyundai che si son già prodigati nel mettere a punto un avanzato sistema che bilanci al meglio il fattore ambientale con la necessità di ottenere autonomia e bassi costi.
Il nuovo carburante in combinazione con altri gas potrà ridurre il fattore inquinamento sostituendo fino al 20% le attuali soluzioni energetiche. I treni Coradia iLint attivi in Germania e Giappone, ad esempio, usano questa nuova tipologia di soluzione. Ulteriori applicazioni si trovano anche nel settore della nautica, dove si sono dimostrati gli straordinari effetti sull’eco-sostenibilità ed il rapporto sul prezzo.
Entro il 2045 potremmo vedere il primo aereo ad idrogeno a corto raggio, secondo quando riferito da Bart Biebuyck della Fuel Cells and Hydrogen. Serve ancora la stesura di nuovi standard sebbene siano già in corso una serie di test in Germania ed altre nazioni che hanno dimostrato interesse verso una soluzione davvero all’avanguardia. Ne sapremo di più nel corso dei prossimi mesi ma, sicuramente, sarà una vera e propria rivoluzione che andrà ben oltre l’attuale trend del mercato elettrico.