Mentre la tecnologia procede con passo incalzante nel suo veloce progresso si impone una domanda. Come saranno gli smartphone tra 5 o 10 anni?
Dando uno sguardo all’attuale mercato degli smartphone è lecito pensare che una tipologia di tecnologia non possa durare più di 2 o 3 anni. Lo abbiamo visto con l’avvento dei display con notch a goccia. Appena due anni fa sembravano l’ultima rivoluzione in campo informatico, tanto che Apple, con gli Iphone, ha scelto di mantenere costante la propria linea di design. Ma già oggi, quello che poco tempo fa poteva essere considerato un elemento proprio della fascia medio-alta dei device è stato declassato alle fasce basse. Attualmente i telefoni di fascia alta stanno optando per soluzioni di display curvi senza notch, oppure, come abbiamo visto in questo 2020 la soluzione del foro nel display per la fotocamera anteriore.
Cosa si prospetta nel futuro a breve e a lungo termine
In questo momento c’è una forte aspettativa nei confronti dei (pochi) nuovi device pieghevoli. Sebbene il costo medio per un device pieghevole si possa attestare tranquillamente al di sopra dei 1000€, ci possiamo aspettare già dal prossimo anno una diffusione sempre maggiore di questo tipo di device, che andranno a finire nella fascia media, con un conseguente calo di prezzo che li renderà accessibili a molte più persone.
Per quanto riguarda la tecnologia relativa alla connettività, già il 5g offre e promette prestazioni straordinarie, in che modo potremmo necessitare di un 6g su uno smartphone mobile? Più che lavorare sulle velocità di connessione, si dovrà ripensare l’intera struttura e modalità di trasmissione dei dati.
Ma questo ragionamento vale per il breve periodo, 2 o 3 anni al massimo. Cosa succederà invece tra 10 anni? Si potrebbe azzardare che tra 10 anni non avremo più bisogno degli smartphone, che verranno considerati obsoleti e antiquati. Attualmente la tecnologia sta puntando sempre di più sui dispositivi indossabili, che qualche tempo fa permettevano solo di vedere l’ora, mentre oggi permettono di ricevere e fare chiamate, navigare su internet, usare il navigatore stradale, monitorare la nostra salute e molto altro ancora. Tutto nelle dimensioni di un orologio. Tra 10 anni ci sarà un tale livello di interconnessione tra ambiente e tecnologia che potremo ricevere informazioni semplicemente avvicinandoci ad un muro, alla fermata di un mezzo di trasporto o ancora in un museo.
Potremmo anche azzardare qualche soluzioni ispirata a film famosi come ad esempio device olografici da mettere al polso o ancora lenti a contatto o occhiali (vedi il progetto Google Glass) con display incorporato.
Il futuro della tecnologia si muove verso la realtà virtuale, ma quello dei device portatili deve e dovrà muoversi verso la realtà aumentata, fornendo quelle informazioni che si è soliti cercare con i nostri device, in maniera facile e immediata.
Il 2030 sta arrivando, non resta che aspettare per vedere se e quando questi sviluppi verranno attuati. Solo il tempo dirà se le parole di Kang Yun-Je saranno profetiche:
“Tra circa cinque anni le persone non si accorgeranno nemmeno di indossare degli schermi. Sarà tutto senza soluzione di continuità”