Le nuove indagini Chernobyl ruotano attorno ad un micro componente biologico chiamato Cladosporium sphaerospermum. Si tratta di un fungo con proprietà curative che è stato in grado di ripulire l’aria dalle radiazioni diffuse dal confine ucraino fino al centro Europa. Nessun altro essere vivente in natura è mai stato in grado di assolvere al suo straordinario compito.
La sua struttura chimico-fisica consente di assolvere all’azione di auto-riparazione ed auto-rigenerazione anche in condizioni veramente estreme. Così efficace che gli scienziati lo stanno sperimentando nelle terapie anti-tumorali su individui esposti alla radiazioni contaminanti ed anche sulla stazione spaziale ISS.
Secondo il resoconto pare che una minima porzione di questo fungo sia in grado di assorbire in poco tempo la quantità di radiazioni ionizzanti emesse dal pianeta Marte in un intero anno. Sul New Scientist dove si riporta:
“È già stato in grado di assorbire i dannosi raggi cosmici sulla Stazione Spaziale Internazionale. Potrebbe essere potenzialmente utilizzato per proteggere le future colonie di Marte”.
Clay Wang dell’Università della California del Sud ha concluso confermando che:
“I progressi nell’uso dei poteri dei funghi per scopi medicinali sono stati graduali, ma sono stati potenziati negli ultimi anni da uno studio in corso che ne ha visto inviare campioni nello spazio. Coltivandolo nella Stazione Spaziale Internazionale, dove il livello di radiazione è aumentato rispetto a quello sulla Terra”.