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Signal è la nuova app che batte Whatsapp e Telegram

Negli ultimi 10 anni le comunicazioni via Smartphone sono diventate un elemento fondamentale per il 90% della popolazione mondiale. Miliardi di persone in tutto il mondo, infatti, utilizzano ogni minuto le app di messaggistica istantanea, tra cui Whatsapp e Telegram, per tenersi costantemente in contatto con amici e familiari. Nonostante le app appena citate risultino essere le più utilizzate in tutto il globo, ad oggi esistono delle alternative molto valide che stanno lentamente conquistando gli utenti. Tra queste, quindi, troviamo anche Signal che, negli ultimi due anni, ha riscosso pian piano un successo eclatante. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Signal batte Whatsapp e Telegram: ecco cosa cambia

Stando a quanto appurato, quindi, il punto forte di Signal risiede proprio nella segretezza dei messaggi. L’app di messaggistica, a differenza dei suoi rivali, utilizza dei sistemi di crittografia molto avanzati, tra cui Curve25519, AES-256 e HMAC-SHA256

che, di fatto, permettono di garantire maggior sicurezza ed affidabilità all’interno delle conversazioni. Signal, inoltre, non memorizza alcun dato su server esterni, come ad esempio foto del profilo, posizione e rubrica dei contatti, e mantiene i messaggi sui propri server solamente quando l’utente si trova online.

Di recente, però, Open Whisper Systems, la società che gestisce l’applicazione, ha rilasciato un importante aggiornamento che introduce molteplici novità interessanti e risolve alcuni dei problemi segnalati negli ultimi mesi dagli utenti.

Tra le novità introdotte, quindi, ne troviamo una in particolare che riguarda l’introduzione di un nuovo sistema per trasferire i propri dati su un altro Device. Gli utenti che hanno intenzione di trasferire i propri dati su un nuovo Smartphone, quindi, non dovranno far altro che scansionare il QR Code presente nelle impostazioni del vecchio Device. Una volta confermate le varie richieste, quindi, il trasferimento dei dati verrà avviato in modalità sicura

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio