La clonazione delle SIM è tornata ad assediare la tranquillità di milioni di utenti. Dopo un periodo relativamente di calma, il terrore di vedere il proprio numero telefonico oggetto di truffe è tornata a farsi vivo spingendo sempre più utenti a domandarsi come tali azioni possano essere effettuate. Nonostante una risposta certa a tale quesito non esista, oggi varie teorie puntano su un elemento in comune, il quale ha qualcosa di spaventoso.
Utilizzate per diverse funzioni, oggi le SIM telefoniche sono tornate a ricoprire un ruolo più che fondamentale nella vita degli utenti grazie alle home banking. Veicolo di chiavi d’accesso a cui è legato, per l’appunto, il mobile token, tali card rappresentano un lasciapassare per i malintenzionati, i quali hanno un solo desiderio: appropriarsi di ciò che non è loro.
Domandarsi come la clonazione abbia atto dunque, appare più che lecito; stando alle speculazioni più diffuse, a quanto pare i cybercriminali starebbero aggirando gli stessi operatori telefonici per mezzo della richiesta del duplicato. Ovviamente per poter portare a termine quest’ultima appare necessario allegare al modulo un documento. Come ottenerlo? Secondo diverse testimonianze i criminali starebbero rintracciando questi ultimi per mezzo dei social: scovando tutti coloro che nel tempo hanno postato una foto di una patente o di un passaporto.
Prestare attenzione a ciò che si condivide online è dunque fondamentale poiché un giorno o l’altro potrebbe essere usato contro la vostra persona in maniera fugace.