Secondo alcune stime, il cellulare che cade nell’acqua è la sua prima causa di “morte”. La percentuale è addirittura dell’11% di situazioni in cui purtroppo i nostri smartphone fanno dei tuffi non proprio desiderati in acqua. Nonostante oggi vari modelli di smartphone siano waterproof, c’è sempre bisogno di fare attenzione soprattutto quando questi sono sprovvisti di ogni protezione.
Può capitare davvero in qualsiasi momento: quando siamo in bagno e cade nel water, quando sta piovendo, oppure in estate quando siamo in piscina e ci tuffiamo col cellulare nella tasca. Nel caso in cui cade nell’acqua e si fa giusto un “bagnetto” è decisamente meglio, ma se lo rimaniamo a mollo nell’acqua probabilmente le chance sono davvero poche. Vediamo quindi come riuscire a salvare uno smartphone caduto nell’acqua.
Quindi, tre cose da evitare perentoriamente sono:
Al contrario invece, ciò che dobbiamo fare tempestivamente è:
Terminata la parte iniziale, un’altra cosa importante da fare è asciugarlo affinché possiamo provare a riutilizzarlo. Nonostante il cellulare sembri asciutto, in realtà potrebbe avere al proprio interno ancora molta umidità. Dunque, sempre tenendolo spento, dobbiamo riporlo all’interno di una busta chiusa molto bene e piena di riso non cotto. Questo perché il riso ha delle grandi proprietà di assorbimento.
Per il trattamento servono almeno due giorni. Questo metodo funziona quindi? Ci sono grandi possibilità che tutto ciò possa funzionare, essere pazienti è il vero segreto. Dunque, una volta aspettato queste lunghissime 48 ore, sarà necessario togliere il telefono dalla busta e controllare se funziona o meno. Altre cose da verificare sono il funzionamento dei collegamenti senza fili e dell’altoparlante. Dopo il check-up possiamo decretare il telefono salvo oppure, se il dispositivo non dà segni di vita, ci toccherà effettuare un cambio.