Come posto in evidenza dagli analisti, il nuovo attacco informatico può sopraggiungere in sordina. Non ci accorgiamo di nulla visto che l’hacker diventa una sorta di hotspot intermedio tra noi e la rete del nostro provider. Non esiste alcun gestore che offra un livello di protezione garantito. Il refuso tecnico si applica indistintamente ai clienti TIM, WindTre, Vodafone, Iliad ed MVNO senza eccezioni.
Il bug di rete è causato da una errata configurazione del firewall centrale che non è in grado di filtrare eventuali richieste di connessione da parti estranee. Con una apposita antenna ed un software accuratamente compilato un malvivente può intercettare qualsiasi dato. Dalle conversazioni WhatsApp alle chiamate e fino ai dati del conto in banca tutto può essere registrato e catalogato in appositi server esterni ad uso e consumo delle sanguisughe del web.
Tutti i gestori si sono detti favorevoli a non procedere in direzione di una risoluzione del problema che, a quanto pare, si risolve soltanto passando alla nuova rete 5G, la cui potenzialità si manifesta nell’uso di nuovi algoritmi di crittografia e protezione che impediscono accessi indesiderati al sistema ed a tutto ciò che passa per l’etere.