I call center non sono affatto amati dagli italiani: tra chiamate alle ore più indecenti, proposte alle quali non si è interessati e tentativi di truffa sono sempre un’incognita. Nel 2020 inoltre, a causa della quarantena per il Covid-19, questi truffatori hanno raddoppiato i loro sforzi, consapevoli di trovare molte più persone disponibili a casa e pronte a cascare nei loro tranelli.
Ecco le truffe telefoniche più diffuse
Sono diverse le truffe in atto da chiamate di call center falsi. Tra le più diffuse è possibile trovare quella dell’attivazione coatta di un abbonamento o di un servizio. Difendersi da questa modalità di truffa non è semplicissimo, ma con alcuni semplici trucchi i truffatori non avranno scampo. Lo scopo della chiamata è quella di far pronunciare al destinatario della chiamata la parola “Sì“. Successivamente grazie ad un montaggio audio ad hoc è possibile creare una telefonata in cui si accetta la sottoscrizione verbale di un servizio o di un abbonamento di cui non sappiamo assolutamente nulla. Per estorcere la fatidica affermazione vengono poste domande come: Parlo con il signor…? In tal caso basta chiudere la chiamata o semplicemente ricordarsi di non pronunciare in nessun caso una frase o parola affermativa.
Una seconda tipologia di truffa prevede il passaggio da un operatore all’altro, con la scusa che la tariffazione attualmente prevista per l’utente verrà presto raddoppiata. Ovviamente viene offerta la possibilità di passare ad un altro operatore con un prezzo vantaggioso rispetto alla tariffa raddoppiata. Ad un’analisi più accurata la chiamata non ha senso logico, ma l’interlocutore convincente cercherà di far leva sull’immediata sensazione di disagio instillata nel destinatario. Anche in questo caso la scelta migliore è quella di interrompere la telefonata, segnalare e bloccare il numero dal quale si è stati chiamati.