Nuovi elementi riguardanti Chernobyl e il disastro nucleare avvenuto nella notte di aprile, stanno emergendo portando con loro delle novità assolute. Stando agli studi condotti dagli scienziati, infatti, una nuova sostanza vivente è stata ritrovata nella zona conducendo gli stessi studiosi a domandarsi se questa ultima possa tornare utile per scopi futuri.
La zona ritenuta inabitabile è dunque stata smentita: scopriamo i dettagli.
È comune conoscenza sapere che le radiazioni distruggono tutto: ogni forma di vita, infatti, viene intaccata da queste ultime subendo delle mutazioni così avanzate da portare le stesse a morire nel giro di diversi giorni. Ciononostante a Chernobyl ed in tutta la zona circostante, sono stati trovati degli esseri viventi che, alternativamente a quanto detto, vivono grazie alle radiazioni, trasformando queste in fonte della loro sopravvivenza.
Sotto le sembianze di una colonia di funghi, questa scoperta risulta essere molto preziosa visto la necessità di studiare un metodo sempre più elevato per poter proteggere gli astronauti che ogni giorno entrano a contatto con una quantità di radiazioni venti volte superiori a quelle presenti nell’ex cittadina Sovietica.
Utilizzare tali funghi come scudi spaziali, dunque, potrebbe consentire all’avanzamento dell’esplorazione spaziale, non per nulla i campioni prelevati da Chernobyl sono attualmente sotto esame per comprendere effettivamente il grado di successo di quanto detto sopra.
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