La laurea costituisce per molti uno degli obbiettivi più importanti della propria vita, gli studenti infatti a seguito di un percorso lastricato di impegno, sacrificio e a tratti anche sofferenza, non vedono l’ora di indossare la tanto desiderata corona d’alloro per poi definirsi finalmente laureati.
I percorsi possibili sono davvero vari, dalla semplice laurea triennale alla formula triennale+magistrale (3+2), passando poi per le magistrali a ciclo unico di cinque o sei anni come giurisprudenza o medicina, tutte diverse tra loro ma con fine ultimo sempre la tanto agognata laurea.
Ovviamente la durata del percorso è un dato dal peso non indifferente, infatti per ogni studente il tempo è prezioso e laurearsi nel più breve tempo possibile è considerato come il sacro graal degli obbiettivi da raggiungere.
In fatto di tempi a quanto pare Google ha intenzione di avviare una vera e propria rivoluzione, la casa di Mountain View ha intenzione infatti secondo gli ultimi rumors di lanciare dei propri corsi di laurea della durata di soli 6 mesi per permettere agli studenti di laurearsi nelle professioni più richieste oggi nel mondo digitale ad un costo che non supera i 300 dollari.
Lauree intensive by Big G.
L’idea di Google sarebbe quella di formare gli studenti in un lasso di tempo veramente breve attraverso dei corsi intensivi alla fine dei quali essa verificherà le conoscenze e le competenze acquisite nelle professioni più richieste nel mondo digitale al momento, per poi, una volta ottenuta la laurea, immettere i suoi neolaureati nel mondo del lavoro rapidamente.
La paura che ovviamente emerge immediata è che queste vengano considerate come delle lauree di Serie B rispetto alle classiche che richiedono anni e anni di studio, delle insinuazioni che Google respinge subito affermando che al termine di questi corsi nasceranno delle figure professionali altamente specializzate nella branca scelta del mondo digitale.
Non rimane dunque che attendere il risultato di questa nuova idea di Google, ovviamente gli atenei prestigiosi temono in una possibile svalutazione del titolo e forse anche la competizione che un corso breve ed economico potrebbe esercitare nei confronti di corsi viceversa lunghi e con rette davvero profumate da pagare.