La tendenza della maggior parte di noi consiste sostanzialmente nel voler risparmiare più denaro possibile, vedendo accrescere notevolmente la giacenza media del conto corrente. Pochi sanno, tuttavia, che accumulare troppo potrebbe addirittura essere controproducente.
La giacenza media, nel caso non la conosceste, corrisponde esattamente alla media aritmetica del saldo del conto corrente alla fine del mese, calcolata su varie mensilità (in genere sull’annualità precedente). Il valore è indicativo per capire quanto denaro il correntista detiene fisso sul conto, ed in genere viene richiesta nella presentazione della domanda dell’ISEE.
Conto Corrente: la giacenza media gioca un ruolo importante
Nell’economia dell’utente stesso, godere di una giacenza media particolarmente elevata potrebbe addirittura essere controproducente, andando ad incrementare di molto i costi gestionali del conto corrente stesso.
Al superamento di una giacenza media di 5000 euro, infatti, viene attivata la cosiddetta imposta di bollo annuale. Il suo costo non è elevatissimo, è pari a circa 34,20 euro, ma se combinata con l’eventuale prezzo fisso del conto, indicato su base mensile, potrebbe andare ad appesantire di molto gli esborsi obbligatori per l’utente finale.
Se temete, inoltre, di subire un possibile pignoramento del conto corrente (anche se ultimamente sono state modificate le norme che regolano questa pratica), sappiate che con una giacenza inferiore ai 1379 euro, la banca non potrà mai privarvi del conto stesso.
Queste sono solamente alcune piccole indicazioni per cercare di ridurre al massimo i costi fissi, purtroppo presenti presso qualsiasi istituto di credito. Il consiglio è di puntare verso un conto con canone mensile fisso (o ancora meglio se nullo).