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Equitalia non approva: debiti, multe e bollo auto annullati per sempre

Equitalia non ha mai preso sotto gamba il funesto fenomeno dell’evasione fiscale. Nel 2020 ha messo a punto diverse soluzioni per il contrasto alla sanguisughe dello Stato che opprimono la crescita del Paese con avvenente menefreghismo. Eppure l’ultima decisione cozza di molto con le disposizioni generali a tutela del patrimonio pubblico che viene investito da una recente sentenza della Corte di Cassazione

Secondo quanto definito all’interno della nuova Ordinanza n. 28072/2019 si stabilisce il veto assoluto alle richieste di pagamento a carico dei contribuenti. Ad annullarsi sono tasse, debiti ma anche multe, bollo auto ed interessi di mora maturati per reticenza ai versamenti prestabiliti dalla Legge Fiscale. Ecco quanto sconto è stato applicato ai cattivi pagatori e quali sono le posizioni di Governo in merito alla questione.

 

Equitalia annulla tutto in un solo colpo: addio debiti non pagati dagli italiani, tutto cancellato per sempre

La decisione cui si è giunti per le cartelle Equitalia

rientra nel maxi piano di paca fiscale che è perfettamente in antitesi al clima di discordia creatasi tra i due diversi ranghi della popolazione.

Da un lato vi sono coloro che hanno volontariamente deciso di non pagare appoggiati da Matteo Salvini che da tempo aveva richiesto la chiusura dei conti a favore delle famiglie provate dalla recente crisi finanziaria post-Covid.
Dall’altro, invece, gli antagonisti nelle vesti dei buoni contribuenti disposti a tutto per fare fede ai propri obblighi fiscali. Per questa fascia troviamo lo schieramento di Giuseppe Conte che in una recente intervista ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano” ha fatto trasparire tutta la sua indignazione. Al riguardo ha detto:

“Ciò crea un precedente per eventuali future problematiche legate alla gestione dei capitali. Soprassedere sulla questione debiti consente l’incentivazione del reato. Tutto ciò attua un ammanco dei capitali dello Stato ed un precedente importante nella gestione della Pubblica Amministrazione”.

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Pubblicato da
Domenico