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Tragedia di Caronia, un drone riprese il corpo dopo appena un giorno

L’Italia sta attraversando dei giorni davvero col fiato sospeso a causa della tragedia consumatasi a Caronia, un comune siciliano in provincia di Messina che ha visto come sfortunati protagonisti Viviana e suo figlio Gioele, trovati entrambi senza vita in circostanze che aleggiano nel mistero, soprattutto per quanto riguarda ciò che è successo al ragazzino di tenera età, trovato in uno stato a dir poco raccapricciante.

Gli investigatori aiutati dal medico legale stanno cercando di capire la possibile dinamica di quanto accaduto, ma le tracce e i dati a loro disposizione aprono a un grande numero di domande, come hanno perso la vita le due povere vittime ? Quale dei due ha perso la vita per primo ? Si tratta di un omicidio famigliare o di suicidio ? Tutte domande la cui risposta non è facile e su cui bisognerà lavorare profondamente per giungere alla verità più probabile.

Emerge un nuovo dato inaspettato

Un triste dettaglio è emerso nelle ultime ore che altro non fa che rendere ancora più triste tutta la vicenda, già il mattino del giorno successivo alla scomparsa di madre e figlio, il 4 Agosto per la precisione, un drone dei vigili del fuoco ha ripreso il corpo della donna ai piedi del traliccio sotto cui la stessa ha trovato la morte, solo che nessuno se ne era accorto.

Questa cupa scoperta si deve al consulente della Procura, un esperto geologo, che sta riesaminando ogni singolo video ripreso dai droni mandati in volo per le ricerche, egli afferma “già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto 2020, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”.

Sono ancora sotto analisi invece tutti gli altri restanti fotogrammi per la ricerca di informazioni riguardo quanto accaduto al piccolo Gioele, stando a quanto evidenziato da un primo studio però, non è evidenziabile la presenza del corpo del bambino vicino quello della madre.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve