Se esistesse un premio per la tassa più odiata in assoluto questo andrebbe sicuramente al bollo auto. Si colloca nel novero delle “imposte ingiuste” che richiedono centinaia di euro ogni anno per il solo fatto di essere possessori di un mezzo di trasporto.
Migliaia di automobilisti si dicono indignati di fronte a tale pressing fiscale, tanto da scegliere volontariamente di non pagarlo entrando nel circolo vizioso dell’evasione fiscale. Ultimamente Equitalia non approva: debiti, multe e bollo auto annullati per sempreEquitalia ha varato la manovra di veto per il pagamento, ma non va sempre così bene. Eppure l’ottima notizia arriva in queste ore per i residenti di alcune Regioni che possono ottenere il bollo auto Gratis per un periodo limitato di tempo. Ecco cosa bisogna sapere e l’elenco ufficiale dei beneficiari.
Come non pagare il bollo auto senza ricevere una sanzione
I termini di pagamento per l’imposta di possesso dei veicoli slittano di qualche mese in ottemperanza alle nuove disposizioni regionali che offrono una proroga ufficiale. In queste Regioni sarà possibile ottenere un momento di pace fiscale.
- Lombardia – sospensione 8 marzo – 30 settembre, pagamento limite entro il 31 ottobre 2020.
- Campania – sospensione 1 giugno – 31 agosto, pagamento limite entro il 30 settembre 2020.
- Abruzzo, Marche, Calabria, Liguria e Valle D’asta – sospensione fino al 30 giugno, pagamento limite entro il 31 luglio.
- Piemonte – sospensione fino al 31 maggio 2020, pagamento entro il 15 luglio 2020.
- Sicilia – sospensione 8 marzo – 2 novembre, pagamento entro il 30 dicembre 2020.
- Provincia autonoma di Trento – sospensione fino al 31 ottobre 2020, pagamento entro il 30 novembre.
- Lazio, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano – proroga del pagamento scaduta al 30 giugno 2020.
- Calabria, Liguria e Valle D’aosta – sospensione fino al 30 giugno, pagamento entro il 31 luglio 2020.
- Puglia, Umbria, Molise, Basilicata e Sardegna – nessuna proroga al pagamento.
Sembra proprio che le istituzioni si rifiutino categoricamente di non imporre il versamento delle quote di possesso a danno degli automobilisti. Lo Stato, infatti, ricava all’incirca 7 miliardi di euro dalle nuove immatricolazioni. Ma almeno per ora possiamo prendere fiato in attesa di ulteriori disposizioni locali e nazionali.