ShakeAlert è il risultato della collaborazione di diversi enti federali degli Stati, università e in più il politecnico di Zurigo. I sismometri sono l’elemento critico di tutto ciò, questo perché quanto più sono numerosi, migliore sarà l’intervento che riescono a dare. In California hanno avuto bisogno di molto tempo e denaro per metterli in funzione. Non tutti hanno le risorse necessarie come la California, però esistono gli smartphone.
In questo caso entra in gioco Google: basterà avere un cellulare con il sistema operativo Android per entrare a far parte del “Sistema di allerta dei terremoti Android“. Infatti, tutti i telefoni hanno un piccolo accelerometro a bordo, basterà installare un applicativo per far sì che il cellulare diventi un mini-sismometro, anche abbastanza sensibile. Dunque, in caso di scossa, i server dedicati entreranno in gioco.