Sostenere la mobilità del futuro è un intento che parte dal basso, cominciando dagli strumenti più semplici e spendibili fino a raggiungere i mezzi più utilizzati come auto e bus (nell’ambito del trasporto urbano ed extraurbano).
Ripensare il concetto di sostenibilità nell’ambito dei trasporti è un’esigenza fondamentale, d’altronde, per avviare quello che sarà davvero il futuro della mobilità, che di certo non può pensare di fare affidamento ancora per molto su risorse fossili in progressivo (e rapidissimo) esaurimento.
Per incentivare gli spostamenti “puliti” è stato approvato un progetto, che consentirà ai cittadini di queste 10 regioni di ricevere gratuitamente una bici elettrica, a patto che vengano rispettate alcune condizioni di seguito riportate.
A questa iniziativa si aggiunge anche il Bonus Bici, un piano che va ad inserirsi nel solco degli altri incentivi statali per la mobilità sostenibile. Da richiedere tramite SPID come negli altri casi, il bonus risulta fruibile a numerosi cittadini.
Bici elettrica totalmente gratuita, ecco come ottenerla
La possibilità di accedere a questa opportunità è contemplata nella Legge di Bilancio 2020, grazie ad un’iniziativa promossa dal Ministero dei Trasporti.
Questi incentivi statali sono bidirezionali, dal momento che consentono di scegliere se, attraverso questi criteri, si desidera ottenere una bici elettrica o un indennizzo alla spesa sugli abbonamenti ai mezzi pubblici fino ad un tetto massimo di 1500 euro.
Per beneficiare del bonus, è necessario rottamare una vecchia auto avente un modello inquinante, e le misure valgono per la cessione delle auto fino a Euro 3 entro il 31 Dicembre 2021. Il bonus risulta esteso anche a chi rottama motoveicoli o ciclomotori fino a Euro 3: nel primo caso il benefit corrisponde a 1.500 euro mentre nel secondo scendiamo a 500 euro.
Il bonus sarà corrisposto in forma di voucher per acquistare una nuova eBike o per scontare l’abbonamento ai mezzi pubblici o altri servizi di sharing. Sarà possibile utilizzare il voucher entro 3 anni dalla sua emissione.
A fruirne, i cittadini residenti in aree metropolitane con oltre 50.000 abitanti o dei territori più critici per le condizioni ambientali delle seguenti regioni:
- Campania
- Lazio
- Liguria
- Lombardia
- Piemonte
- Puglia
- Sicilia
- Toscana
- Umbria
- Veneto.