Una delle caratteristiche essenziali del Diesel è rappresentata dall’accessibilità, entro cui ricadono i fattori costi e convenienza. Innegabile che una EV costi molto più di una soluzione a combustibile standard. Ce ne accorgiamo con un semplice giro dal concessionario o nei configuratori online. Un fatto che si ripropone anche in chiave manutenzione e rifornimento. Le batterie costano parecchi soldi ed ogni tot di ricariche devono essere sostituite in quanto perdono densità energetica. Il tutto senza contare gli interventi di controllo periodico sulla capacità residua.
Sempre in tema rifornimento è impossibile non notare il pareggio di prezzo del carburante
che per il sistema con alimentazione a batteria supera le aspettative nel contesto della ricarica rapida. Da un confronto, infatti, si scopre che il costo per un pieno di elettroni supera di gran lunga quello del gasolio. Oltretutto mancano le colonnine che in questo momento richiedono ben 18 permessi. La capillarizzazione è ancora una utopia.Molto si potrebbe inoltre dire per l’inquinamento. In sé e per sé una vettura a batteria emette zero emissioni ma il calcolo sfalsa di molto a causa della periodica sostituzione delle batterie. Queste, infatti, vengono ancora prodotte con metodi poco moderni in cui a governare il tutto troviamo fonti di energia industriale non rinnovabili.
Per tutti questi motivi i clienti desiderosi di passare ad un’auto elettrica stanno desistendo. Nel frattempo è in studio il nuovo motore combinato Diesel con Metano che promette autonomia record e costo basso. Ne abbiamo parlato QUI.