Durante le settimane estive sono continuate le segnalazioni di utenti per truffe che coinvolgono – ovviamente suo malgrado – Enel. Come oramai risaputo, o attraverso telefonate di fasulli call center o attraverso visite a domicilio, molti malintenzionati cercano di estorcere somme di denaro a persone, perlopiù anziane, con il pretesto di finti contratti per l’energia elettrica.
Enel, finto call center e ritorno del porta a porta: attenzione ai pericoli
Molta attenzione gli utenti devono farla proprio ai call center. E’ emerso che nel corso degli ultimi mesi tante persone hanno ricevuto chiamate da parte di presunti operatori Enel. Costoro, con la scusa di bollette non pagate da parte degli utenti, chiedevano un pronto pagamento. In alcune occasione, in caso di mancato consenso da parte del cliente, i trasgressori hanno utilizzato anche vere e proprie minacce contro la vittima.
Ovviamente è bene ribadire ancora una volta come Enel sia del tutto estranea a tali dinamiche. Come previsto dall’azienda, gli utenti in caso di fatture non riscosse ricevono dapprima una notifica via posta. In nessun caso è richiesto il pagamento diretto con operatore del call center.
La truffa del call center è in queste settimane molto diffusa e colpisce, come detto, prevalentemente gli anziani. Attenzione però anche al ritorno del porta a porta. Dalla fine del lockdown, infatti, son tornati ad aumentare i casi di raggiri direttamente a casa.
Anche in questo caso per evitare brutte sorprese ci sono due informazioni da tenere a mente. In primo luogo i tecnici Enel accreditati devono esibire sempre un tesserino che certifica il legame diretto con l’azienda o compagnie affini. In seconda battuta, anche i tecnici accreditati del porta a porta non possono chiedere somme di denaro in via diretta al cliente.