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Android Auto: arrivano tante novità con un nuovo aggiornamento

Da più di 10 anni, ormai, milioni di automobilisti in tutto il mondo fanno affidamento ad Android Auto, l’assistente di viaggio targato Google. Grazie all’enorme lavoro svolto dal colosso della Mountain View, di fatto, il sistema operativo per auto permette al guidatore di eliminare ogni possibile distrazione al volante, offrendo quindi un esperienza di guida senza paragoni.

Come molti già sapranno, quindi, ad oggi Android Auto offre due modalità di collegamento con il proprio Smartphone: con cavo e via wireless. Nonostante la seconda risulti essere la più comoda, purtroppo ad oggi sono presenti alcune limitazioni che permettono di attivare questa modalità esclusivamente su Device selezionati. A quanto pare, però, finalmente qualcosa sta per cambiare.

Android Auto: presto la modalità Wireless sarà disponibile per tutti

Sebbene la modalità Wireless di Android Auto incontri delle limitazioni in termini di Hardware, con la versione di Android 10 Google ha introdotto ulteriori limiti sugli Smartphone che possono usufruire di questo tipo di connessione. Ad oggi, infatti, la modalità Wireless di Auto è disponibile esclusivamente per i possessori di Google Pixel

e di smartphone Samsung. Tuttavia, però, il colosso della Mountain View ha annunciato alcune novità molto interessanti. Con il rilascio di Android 11, infatti, chiunque possieda un sistema di infotainment compatibile, potrà usufruire della nuova modalità di collegamento senza fili. Nello specifico, ecco di seguito i requisiti ufficiali pubblicati da Google:

  • Un veicolo o un ricevitore aftermarket utilizzabile attraverso la modalità wireless di Auto.
  • Un device Android vantante un piano dati all’attivo e l’ultima versione dell’app Android Auto installata; in particolare:
    • Qualsiasi telefono montante Android 11.0 e rete Wi-Fi da 5 GHz.
    • Un device Google o Samsung con Android 10.0.
    • Uno smartphone Samsung della linea Galaxy S8, Galaxy S8+ o Note 8 con Android 9.0.
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Pubblicato da
Alessandro Caperchio