Molti analisti, dopo questo periodo di lockdown, si chiedono se c’è una bolla speculativa nel settore high tech. Questo perché tengono in considerazione l’anomala crescita di società come Tesla nonostante la crisi mondiale nel mercato automobilistico. Infatti, il titolo dell’azienda di auto elettriche (e non solo) è salito da 221,71 dollari a 2213,40 dollari. Il prezzo si è quadruplicato in pratica.
Auto elettriche, Tesla: ci troviamo davvero davanti ad una bolla speculativa?
Tesla è capitanata da Elon Musk e, come dice lui stesso, “l’obbiettivo principale è quello di fornire auto elettriche e sistemi di stoccaggio energetico a prezzi accessibili per il consumatore medio al fine di promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili e non inquinanti“. Insomma, nel quadro complessivo della situazione è davvero tutto perfetto: investitori che esultano e il personaggio di Musk che si afferma sempre di più nel panorama. Tuttavia, potrebbe non essere tutto bello.
Questa euforia irrazionale in realtà potrebbe dirci che ci troviamo davanti ad una possibile bolla speculativa. Una crisi di sistema non può essere generata da una società, ma un settore come quello delle auto elettriche sì. Inoltre, la crisi causata dal Coronavirus ha causato una decrescita abbastanza rilevate nel mercato delle auto: si parla di una contrazione del 40% del mercato che potrebbe portare al fallimento di un quinto dei concessionari.
Tale crisi potrebbe portare un collasso nel settore delle auto elettriche, le quali risultano troppo costose se messe in relazione con il portafoglio del consumatore medio. Proprio per questo, molti analisti finanziari sono andati in tilt per il dato di Tesla che risulta assolutamente fuori parametro, ipotizzando inoltre dei possibili contraccolpi davvero a breve.
Nel 2021 la situazione delle auto elettriche potrebbe cambiare nettamente, rispetto a questo 2020 che si è dimostrato davvero estremamente favorevole per la casa di Elon Musk. Tesla, in questo settore, ha superato qualsiasi altro marchio dominando letteralmente tutte le vendite. Dunque, l’azienda statunitense domina, ma la Borsa prevede che questo dominio potrebbe facilmente andare a scemare col nuovo anno.