Pensare di poter trovare giovamento da una crisi ha tutte le carte in regola per essere un’idea malsana, ciononostante chi un po’ la finanza la conosce sa bene che per ogni soggetto che perde soldi, automaticamente ve n’è uno che li guadagna. Una volta appurato l’estremizzazione di tal concetto, tenere a mente il fattore primario della massa monetaria risulta essere la mossa vincente per poter comprendere questo discorso fino a fondo e nella maniera più semplice possibile; a tal punto, dunque, la domanda sorge spontanea: chi è che guadagna dalle suddette crisi?
Credere che sia cosa semplice guadagnare da una crisi è una cosa da sciocchi: al fine di poter ottenere un rendimento, infatti, le azioni da intraprendere sono unicamente due ossia anticipare o creare il fenomeno
. Come ci si può immaginare, dunque, entrambe richiedono uno sforzo cognitivo e delle abilità avanzate che non tutti i soggetti nel mondo posseggono, rendendo tali azioni ancora più complesse da archiviare.Portando all’auge alcuni tentativi riprodotti negli anni, subito identificativo risulta essere l’accadimento del 2008 quando la Grande Crisi Finanziaria (Grande Recessione) ebbe inizio nel mercato dei mutui americano dopo che alcuni soggetti seppero riconoscere gli andamenti negativi del mercato traendone valore. Audace, poi, fu anche John Paulson che contro corrente investì i suoi averi sull’oro proprio durante la crisi diventando, successivamente, miliardario.
In conclusione, dunque, affermare che la Crisi porta solo sventure non è possibile: nonostante siano moltissimi i cittadini del Mondo a portare sulle loro spalle i risvolti di tale fenomeno economico, un piccolo pugno di audaci riesce sempre a trarne vantaggio.