La Federal Aviation Administration (FAA) ha concesso un certificato al vettore aereo Part 135, consentendo ad Amazon di passare alla fase successiva di test per il suo servizio Prime Air. Amazon lo ha descritto come un “passo importante” per la sua missione che mira a promuovere consegne più celeri e funzionali. L’obiettivo è garantire anche consegne che riducano il consumo di carburanti il più possibile ad emissioni zero.
“Questo indica la fiducia della FAA nelle procedure operative e di sicurezza di Amazon per un servizio di consegna con droni autonomi che un giorno consegneranno pacchi ai nostri clienti in tutto il mondo”, ha affermato in una nota David Carbon, VP di Prime Air. “Continueremo a sviluppare e perfezionare la nostra tecnologia per integrare completamente i droni per le consegne nello spazio aereo. Lavoreremo a stretto contatto con la FAA e altre istituzioni in tutto il mondo per realizzare la nostra visione di consegne in 30 minuti”.
L’annuncio di questo nuovo servizio arriva anche nel momento giusto, dato che gli ordini online sono in continuo aumento durante questo periodo particolare dovuto alla pandemia del Coronavirus. Le azioni Amazon sono più che raddoppiate da marzo, spingendo la ricchezza del CEO Jeff Bezos a livelli record. I guadagni della persona più ricca del mondo ora ammontano a più di 200 miliardi di dollari.
Amazon non è la prima azienda statunitense a ricevere l’approvazione della FAA. La società di spedizioni UPS e Google hanno entrambi ricevuto lo stesso certificato nel 2019. All’inizio di quest’anno, UPS ha annunciato una partnership con la startup tedesca Wingcopter che le consentirà di consegnare forniture mediche e rifornimenti di cibo entro un raggio di 120 km. Essendo uno dei più grandi corrieri del mondo, UPS potrebbe finalmente lanciare i droni proprio come Amazon. Si stima che questo mercato crescerà e raggiungerà livelli record nel 2025.