Tra le spese a cui un conto può essere soggetto annoveriamo l’imposta di bollo, le commissioni applicate sui prelievi, il canone annuo relativo alle carte di credito. Si stima che senza fare troppa attenzione si rischia di affrontare una spesa pari a 150 euro annui su ciascun conto posseduto. Senza contare il fatto che ad oggi il costo medio di un conto corrente è aumentato del 30% nell’ultimo anno.
La prima cosa da tenere a mente è che sono tantissime le banche che applicano commissioni elevate sui prelievi effettuati da sportelli diversi dal proprio. La tariffa prevista va da 1 a 5 euro a prelievo che significa alla fine dell’anno gravare con una bella cifra per ogni volta che si è prelevato altrove. Altro motivo di risparmio è legato al saldo di conto corrente. I conti che superano i 5 mila euro di giacenza
sono soggetti infatti all’imposta di bollo, una tassa fissa pari a 34,20 euro. Restare al di sotto di questo tetto limite consente di risparmiare questa fastidiosa ed invisibile imposta.Anche utilizzare l’home banking migliora di gran lunga le spese applicate sui conti bancari. Infatti gli istituti di credito sono soliti applicare commissioni più basse rispetto a quelle imposte sulle operazioni di sportello. A sorpresa anche utilizzare la carta di credito può costituire un vantaggio. Soprattutto perché consente di non affrontare subito quelle spese che sarebbero eccessivamente gravose nell’immediato. È pur vero che la carta di credito prevede un canone annuo, il quale però viene azzerato nel caso in cui si effettui un minimo di spesa stabilita dall’istituto. Diversamente è importante sapere che il prelievo di contanti con carta è davvero salato e pertanto resta preferibile utilizzare il bancomat.