rete unica Ancora un’accelerata per il progetto sulla rete unica in Italia; l’iniziativa prevede la fusione delle reti di TIM a quelle di FlashFiber e ha come obiettivo unico quello di creare una “Fibra Nazionale” a gestione statale; la realizzazione del progetto permetterebbe, tra le altre cose, un forte ampliamento delle zone coperte da una connessione ad alta velocità. Il progetto in realtà  è un discorso piuttosto antico; la prima proposta risale al 2006, proposta additata come scandalosa è portò addirittura alle dimissione dell’allora consigliere Rovati.

Successivamente l’idea di una rete unica fu proposta e rimbalzata più volte; qualche giorno fa però, lo stesso Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato: ” Il dialogo tra TIM e CDP è il promo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governare pubblica. Percorso che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del Governo affinché si raggiunga l’obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese a garantire a cittadini e imprese l’accesso ai servizi digitali”.

Rete Unica: il possibile veto dell’Europa

 

Ad oggi dunque l’unico possibile ostacolo al progetto potrebbe essere un veto da parte dell’Europa per quello che di fatto sarebbe un monopolio sul servizio. Tuttavia sembra una possibilità piuttosto remota in quanto il problema si porrebbe in caso di un effettivo svantaggio ai danni dei diretti concorrenti.

Se come sembra sarà, la gestione delle reti restasse distinta dalla vendita dei servizi l’Europa non dovrebbe porre nessun vincolo. D’altronde un modello simile è già esistente in altri paesi UE come la Spagna, la Francia o la stessa Germania; proprio in Germania il maggiore gestore, ancora controllato in maggioranza dallo stato, è proprietario sia della rete in fibra ottica che della banda larga.

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