L’idea di NDB è quella di creare una batteria ai nano-diamanti e sfruttare le scorie nucleari riciclate; in questo modo vorrebbe creare una fonte energetica che non necessiti di ricarica. Il progetto dovrebbe debuttare in due anni; secondo i primi studi la durate della vita di queste batterie sarebbe di circa 28 mila anni per dispositivi di piccole dimensioni; quelle di smartphone o vetture elettriche potrebbero arrivare a durare 90 anni per le auto e 9 per i telefoni.
Come detto alla base di questa nuovo tipo di batterie ci sarebbe l’utilizzo delle scorie nucleari. Partendo da alcune barre di grafite radioattive, una volta purificate, si passerebbe alla produzione di diamanti di carbonio-14. A questo punto dopo aver riaperto il il dimenate con un materiale non radioattivo la batteria sarebbe di fatto pronta. A produrre energia infatti non sarebbe una reazione chimica ma il normale decadimento radioattivo del carboni-14.
NDB parla addirittura di potenze superiori a quelle delle nomarli batterie al litio attualmente utilizzate e dei costi di produzione più ecumenici. Se davvero il progetto dovesse dimostrarsi vincente in futuro potremmo dire addio al problema della ricarica dei nostri smartphone, ma potrebbe essere anche un importante punto di svolta per l’alimentazione delle auto elettriche.