Soldi fermi sul conto corrente: qual è la scelta migliore da tenere in considerazione
Molto spesso c’è una tendenza comune, ossia pensare che sia meglio perdere occasioni piuttosto che perdere soldi. In molti momenti pensiamo che è meglio non agire che agire rischiando di commettere errori, ed è assolutamente normale per l’uomo. Anche in economia ciò accade spesso, e in Italia soprattutto questo sembra essere davvero molto diffuso.
Molte ricerche hanno calcolato che molte persone hanno fermi sui propri conti correnti circa 1.500 miliardi di euro, ossia una cifra molto vicina al PIL del nostro paese. Stessa situazione sembra valere per il resto dell’Europa: infatti, secondo l’EBA (Europien Bank Authority), il continente avrebbe un equivalente di 10.000 miliardi di euro fermi nei conti in banca, tenendo in considerazione che il PIL dell’intero continente è di 12.000 miliardi.
In tutto ciò non teniamo conto di una cosa molto importante: il potere d’acquisto della moneta tende a diminuire con il passare del tempo. Ciò significa che, se conserviamo un conto con una grande somma di denaro sopra, con quella cifra che abbiamo oggi potremo acquistare meno domani. Il meccanismo non è complicato ed è una specie di tassa da inflazione. Questo senza contare il costo dei conti bancari dove teniamo i nostri soldi. La soluzione? È davvero molto ardua da attuare, ma è quella di investire il proprio denaro, magari facendovi aiutare da un consulente adatto alle tue idee. Potrebbe essere rischioso, certo, ma per chi può farlo può essere davvero la sua salvezza.