Il progetto di NDB per questa batteria atomica si basa sull’utilizzo di nano-diamanti e delle tanto temute scorie nucleari; inoltre la compagnia è convinta di poter produrre i primi lotti già entro due anni da oggi. Grazie al riutilizzo di del materiale di scarto delle centrali nucleari dunque sarebbe possibile creare una batteria che non abbia bisogno di essere ricaricata
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La grande preoccupazione nella creazione di questa nuova batteria sta tutto nel contenimento delle radiazioni emanate dalle barre di grafite radioattiva che vengono utilizzate come fonte energetica. La soluzione scelta da NDB è quella di rivestire il nucleo radioattivo della batteria con uno strato di diamanti artificiali in grado di imbrigliare la radiazione.
In questo modo si riuscirebbe a ottenere una batteria dalla durata della vita di circa 28 mila anni; una batteria che dunque non necessita di ricarica ed è sicura anche dal punto di vista della radioattività. Queste batterie, una volta messe sul mercato, sarebbero più potenti delle normali batterie al litio e avrebbero pure dei costi di produzione più contenuti, una tecnologia che potrebbe rappresentare davvero il punto di svolta.