Esaminando nel dettaglio i dati delle bollette elettriche si nota come raramente si superi il 40% di utilizzo energia rispetto al totale da corrispondere alla società di servizi scelta. Il resto sono tutte imposte, IVA e spese di trasporto. Sulla base delle sempre più opprimenti tasse alcuni scelgono di entrare nel contesto della truffa scomodando sistemi decisamente troppo convenzionali come, ad esempio, una calamita da avvicinare ai contatori per alterare il flusso di conteggio dei sistemi elettronici. Cosa che ha funzionate fino ad un certo punto.
Grazie ad un’incursione della Polizia Locale della Regione Lazio un gruppo di residenti è stato prima segnalato e poi arrestato di fronte all’evidenza di illegalità perpetrata nel contesto del furto di energia elettrica dalla rete pubblica nazionale. Nonostante gli sconti, le tariffe Ore Free e tutti gli incentivi si è preferito ridurre il costo al solo canone di abbonamento ed alle imposte per il canone RAI. Ma è andata male. Nelle abitazioni sono state scoperte anche apparecchiature professionali e semi-professionali concesse presumibilmente da tecnici ENEL ora sotto indagine.
Nel frattempo si segnala la possibilità di ottenere un rimborso dopo la vicenda che ha visto protagonista la truffa dei contatori GAS. Consulta il link precedente per scoprire se stai pagando più del dovuto e per ottenere fino a 5000 Euro di conguaglio.