Ancora una proroga, prevista dal nuovo decreto Agosto, per aiutare i contribuenti a rimettersi in sesto prima di riprendere a corrispondere le rate dovute per i mutui e per i pagamenti dilazionati, nonché i tributi dovuti al fisco.
E’ quanto disposto al fine di tutelare ulteriormente le fasce più deboli della popolazione, quelle che hanno risentito maggiormente della crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus. Tra chi ha perso il lavoro, chi ha dovuto chiudere la propria attività, e chi ha fatturato molto meno degli anni precedenti, molte famiglie hanno vissuto e vivono tuttora una condizione di forte disagio economico. Tanto da non poter corrispondere i pagamenti dovuti agli istituti bancari – per eventuali mutui o pagamenti di altro genere – e all’Agenzia delle Entrate, incluso il settore Riscossione che ha assorbito le competenze dell’ex Equitalia.
Decreto Agosto, prolungato il periodo di congelamento dei pagamenti: ecco cosa cambia
Il decreto Agosto interviene a rettifica del precedente, il decreto Rilancio, che prevedeva queste agevolazioni fino al 31 agosto. Con l’applicazione del nuovo decreto, invece, questo limite è stato prorogato fino al 15 ottobre.
Di fatto, si stabilisce così il divieto di notificare cartelle di pagamento (ed esattoriali) nonché, in secondo luogo, di attivare procedure esecutive o cautelari proprio alla luce del mancato pagamento. Tale norma si applica sia in situazioni debitorie verso l’Agenzia delle Entrate settore Riscossione, sia nel blocco di azioni fiscali portate avanti dagli enti locali come Comuni, Province e Regioni. Il procedimento sarà sbloccato a partire dal 16 ottobre.
Il medesimo discorso si applica per il blocco dei pignoramenti nel contesto di piani rateali già in corso, i cui pagamenti sono congelati fino alla stessa data.