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Soldi: guai a lasciarli fermi sul conto corrente, si perdono

Gli utenti che utilizzano un conto corrente per risparmiare sono oggi moltissimi: è diventato sempre più comune, infatti, evitare di aprire libretti di risparmio o effettuare investimenti a favore del semplice deposito su conto, azione che in fin dei conti non richiede alcuna operazione.
La necessità di avere sempre a portata di mano la possibilità di recuperare i soldi, infatti, ha deviato negli anni i clienti degli istituti, conducendoli sempre più lontani da quel meccanismo che li obbliga ad aspettare determinato tempo per poter effettuare il prelievo.

Nonostante gli apparenti vantaggi di questa tecnica, però, lasciare i soldi fermi sul conto in realtà è tutt’altro che ottimale: è svantaggioso.

Conto corrente come cassetta di deposito dei soldi: la svalutazione è una minaccia

Stando fermi, i soldi subiscono la cosiddetta perdita di potere: un fenomeno che non può essere sottovalutato. Grazie alla divulgazione di un report da parte della BCE,

infatti,  è stato calcolato che solo nell’area continentale l’inflazione raggiunge una percentuale del 2%, ma questo sembra non essere un problema dato che l’idea  degli italiani è rimasta nel tempo invariata fino a condurre  la Banca d’Italia a stimare che negli istituti di credito di tutta Italia sono fermi ben 1.371 miliardi di euro.

La perdita è dunque reale ed evidente e per evitare che questa influisca sui propri risparmi, oggi esistono diverse soluzioni dedite proprio ad evitare che i soldi vadano “sprecati”. Consultando molto velocemente i consigli degli esperti del settore, la regola base per risparmiare denaro in maniera intelligente è racchiusa semplicemente in alcune dritte, tra le quali appare quella di accantonare sul conto corrente solo somme di piccolo valore.