Le rimodulazioni telefoniche sono tornate e questa volta non in positivo: dopo mesi di apparente tranquillità, gli operatori telefonici hanno deciso di applicare alcune modifiche contrattuali a delle loro offerte.
Trattandosi, come appena asserito, di modifiche contrattuali unilaterali, le stesse non risultano essere obbligatorie nel senso che, in caso di dissenso, l’utente ha la facoltà di non accettarle e di recedere gratuitamente e anticipatamente dal contratto senza dover pagare una mora.
Avendo appurato questo fattore molto importante, ora procediamo col vedere quali sono i dettagli.
Partendo in primis con TIM, possiamo svelare agli utenti che a partire dal 1° ottobre 2020, alcune modifiche intercorreranno sulle offerte dei privati di linea fissa.
È così dunque che le offerte TUTTO VOCE, TUTTO VOCE con Sconto Fedeltà, TUTTO VOCE con Sconto Special e VOCE SENZA LIMITI subiranno un aumento di 1,90 euro al mese mentre le offerte TUTTO VOCE SUPERSPECIAL e LINEA ISDN subiranno un aumento di 2 euro al mese.
Queste non sono le uniche modifiche poiché TIM ha deciso d’imporre dei cambiamenti anche a servizi secondari, come ad esempio “Avviso di chiamata“, “Conversazione a tre” e “Trasferimento di chiamata” che aumenteranno a 84 centesimi per mensilità.
Per quanto concerne WindTre, invece, dopo l’unione dei due operatori in un unico gestore, lo stesso ha deciso d’ideare due piani tariffari obbligatori per coloro che non attivano alcuna offerta. Denominati Basic e Easy essi prevodono: