Nel 2020 esistono parecchi motivi per cui gruppi di persone potrebbero dire addio 4G per orientarsi in direzione delle nuove leve del networking di TIM e Vodafone con la rete di quinta generazione. Oltre le tariffe con Giga Illimitati qualcosa è cambiato nella gestione dell’aspetto sicurezza che ad oggi riveste un ruolo essenziale nel campo della privacy e delle opzioni no-tracing. Nessuno vuole diventare potenziale bersaglio di un hacker. Ecco perché bisogna fare attenzione alle connessioni di TIM, WindTre, Vodafone, Iliad ed MVNO con la rete LTE.
4G LTE: scoperto un problema che spinge molti a passare verso la nuova rete mobile
Gli esperti di Alter Attack hanno individuato una falla di rete che consentirebbe ad un malintenzionato di intercedere nella comunicazione dei dati. I pacchetti di informazioni che viaggiano tra il nostri dispositivi e gli ecosistemi degli ISP non sono schermati a monte da un firewall efficace. Una serie di bug lascia la porta aperta a potenziali incursioni del tipo man-in-the-middle. Il cyber criminale può mettere a punto un sottosistema di rete con hotspot 4G ritoccato ad hoc per registrare ogni attività.
Secondo quanto riportato dalle segnalazioni degli esperti il bersaglio è ad ampio raggio. Dalle conversazioni WhatsApp fino alla registrazione delle chiamate e degli SMS passando per i dati più sensibili (vedi home banking) tutto può finire in mano a perfetti sconosciuti. Le conseguenze possono essere davvero gravi. Grossi rischi, quindi, per tutti coloro che detengono dati di una certa importanza.
La probabilità che un’azione simile si verifichi è remota e limitata ad uno specifico range di utenti di alto livello. Spiare le attività richiede una strumentazione specifica ed il requisito della distanza minima della triangolazione utente-hotspot-operatore. Nonostante questo resta una possibilità che molti arginano passando alle offerte 5G, ora garanzia di qualità, velocità e sicurezza. Ulteriori informazioni alla fonte della notizia.