Negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente i cittadini Italiani che, per conservare i propri risparmi, hanno deciso di aprire un conto corrente presso una delle molteplici Banche Italiane. Nonostante quest’ultimo rappresenti una soluzione abbastanza sicura, in realtà negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. Con il DL Agosto, infatti, è stato stabilito che, il prossimo 15 Ottobre, saranno inoltrate le notifiche per ben 9 milioni di cartelle esattoriali inevase. Ciò significa, quindi, che il Fisco Italiano potrà avvalersi della facoltà di pignorare le somme inevase direttamente dal Conto Corrente del contribuente.
La seguente decisione, di fatto, è dovuta principalmente alle ingenti spese sostenute negli ultimi mesi dallo Stato Italiano, al fine di limitare i danni causati dall’emergenza sanitaria. Scopriamo quindi di seguito ulteriori dettagli sul pignoramento.
Il Conto Corrente, ormai da anni, risulta essere spesso soggetto a pignoramenti e chiusure
da parte del Fisco Italiano. L’obiettivo principale di queste operazioni, quindi, è quello di recuperare le cifre inevase dai cittadini. Con l’avvento delle banche online, però, sta diventando sempre più difficile portare a termine il pignoramento. Proprio per questo motivo, quindi, l’Agenzia delle Entrate si serve dell’Anagrafe Tributaria per ottenere un resoconto completo di tutti i conti correnti intestati ad ogni singolo cittadino Italiano.Se quindi rientrate fra i consumatori che hanno alcuni provvedimenti in sospeso, allora fate attenzione poiché dal prossimo 15 Ottobre il vostro conto corrente potrebbe essere totalmente pignorato dal Fisco Italiano. Ciononostante, però, ad oggi sono presenti alcune limitazioni sul pignoramento, come ad esempio l’obbligo di prelevare solamente una parte del CC nel caso in cui questo sia cointestato. Inoltre, stando a quanto stabilito dalla Cassazione con la Sentenza 6393/15, il Fisco non può ignorare il conto corrente del contribuente se questo risulta essere in rosso.