A partire dall’1 di dicembre il”piano cashback” l’iniziativa del governo per ridurre l’utilizzo dei contanti tra i cittadini. A ribadire la volontà dell’esecutivo lo stesso Premier Conte, durante un incontro tenutosi con i principali gestori di carte di credito e di debito.
Il piano del governo prevede il riconoscimento di un risarcimento del 10% su una spesa minima di 3’000 euro annui; inoltre per ottenere il bonus andranno eseguiti un numero minimo di operazioni, in modo da incentivare l’acquisto mediante pagamento elettronico anche per piccole somme. Di contro le compagnia dovrebbero adeguarsi alle richieste statali; rendicontare le transazioni attraverso la piattaforma PagoPa e trasferire le informazioni all’Agenzia delle Entrate.
POS: la tabella di marcia del Governo
Ma lo stesso governo ha ancora molti passi da compiere per poter dar il via al proprio progetto sul cashback. Manca ancora, ad esempio, il via libera da parte del garante della privacy e quello della Corte dei conti. Il piano per la riduzione dell’utilizzo del denaro contante contempla anche l’inserimento di un credito di imposta sulle commissioni pagate dai piccoli esercenti; inoltre sono previste detrazioni fiscali per prestazioni pagate con POS e esenzioni fiscali per l’utilizzo di buoni pasto elettronici.
Un altro importante passo fatto dal Governo in questa direzione riguarda la riduzione del tetto di denaro contante massimo utilizzabile per i pagamenti. La soglia, già ridotta da 2’999,99 euro a 1’999,99 euro rimarrà tale fino al 31 dicembre 2021; A partire dal 1 di gennaio del 2022 però il tetto massimo subirà un’ulteriore riduzione, fino a raggiungere la soglia di 999,99 euro.