Il sistema di geo-tracing dell’Agenzia ha stimato e verificato il passaggio di 2020 RJ le cui caratteristiche morfologiche sono da ricondurre ad una struttura avente ben 42 metri di diametro nella giornata di lunedì. A partire da questo primo avvistamento si sono tracciati i percorsi per 2020 RW (10 settembre) e 2020 RM.
Il gruppo di meteoriti individuato dal gruppo di astronomi europei riporta dimensioni specifiche di diametro compreso tra 10 e 70 metri così come confermato anche dal nuovo rapporto divulgato dal Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) dell’Agenzia Americana.
“Un visitatore ancora più grande è quindi atteso sabato: 2020 RM15, la roccia che si stima possa raggiungere i 75 metri di dimensione, si approssima alla Terra viaggiando alla velocità di 9,78 chilometri al secondo. Infine l’approccio ravvicinato sarà portato da 2017 US.”
La ESA conferma che 95% dei corpi spaziali che misurano oltre un chilometro di diametro possono essere individuati con facilità anche a notevoli distanze. Non è dato conoscere, invece, la posizione e la struttura degli oggetti più piccoli che per loro caratteristiche riescono a mimetizzarsi negli oscuri meandri dell’Universo. Potrebbero essere proprio questi a causare un qualche tipo di problema o minaccia. Ad ogni modo, giorno dopo giorno, gli scienziati sono costantemente sintonizzati con i telescopi al cielo onde individuare un qualche tipo di attacco a sorpresa.
Al momento un asteroide sotto osservazione è 99942 Apophis che con una struttura davvero poco convenzionale dal punto di vista delle dimensioni incute timore e presume una fase di studio atta alla finalizzazione di un eventuale piano di difesa planetaria.