Ricordate il momento in cui si era parlato di una patrimoniale fiscale da applicare ai soldi depositati su conti correnti, carte di credito ed altri titoli economici privati? Bene, tutto è stato confermato coma una fake newse. Ma è stata scoperta una nuova tassa che progressivamente sta spendendo il tuo denaro senza lasciare traccia. Se ne sono accorti parecchi clienti dediti all’accumulo compulsivo di fondi in banca. Ecco quanto stai perdendo giorno dopo giorno.
Patrimoniale NO ma nuova tassa SI dopo la scoperta dei correntisti
I soldi parcheggiati e non fruttiferi depositati all’interno di banche italiane ammontano a 1500 miliardi di euro complessivi per un quadro europeo che solleva la questione patrimoniale da inflazione al cospetto di 10.000 miliardi di euro secondo stime EBA (European Banking Authority). Tutto questo denaro non matura col tempo ed anzi si riduce per effetto della tassa appena indicata.
Rispetto al 2019 il tasso di inflazione sulla moneta palesa un 2% che pesa sulle spalle degli italiani che hanno creato un conto deposito. Ciò significa che per l’anno in corso non possiamo aspettarci di trovare la stessa somma depositata nel corrispettivo periodo precedente. La causa è da imputare al tasso di cambio economico indotto dalla crisi e dall’estrema volatilità dei mercati azionari. I soldi perdono valore per cause di forza maggiore che in assenza di un piano strategico esulano dal nostro controllo.
Ciò che possiamo fare è di creare un profilo di rendimento a rischio controllato sotto la supervisione di personale esperto. La regola di un investitore che si rispetti, infatti, è quella di evitare gli effetti della patrimoniale con ogni mezzo disponibile. Consulta sempre un broker per stilare il profilo che meglio si adatta alle tue esigenze. Evita di sperperare il tuo denaro in imposte mantenendoti sempre entro le linee guida consigliate. Non te ne pentirai ed il tuo denaro non cambierà nel tempo.