Una palla di fuoco con un’area di oltre 76 chilometri quadrati attraverserà le basse sfere dell’atmosfera terrestre lambendone la zona più esterna. Si troverà vicino alla zona di alcuni satelliti molti vicini alla Terra entro la data del 13 Aprile 2029 così come comunicato dalla NASA.
Viste le sue immense proporzioni l’Agenzia Aerospaziale Americana aveva inizialmente evitato di diffondere la notizia ma scampato il pericolo le informazioni sono arrivate a noi sotto forma di comunicato. La data ufficiale è stata stabilita per un asteroide le cui dimensioni sono veramente fuori dal comune. Rispetto ai 9 metri di un corpo celeste standard siamo sui 460 metri di lunghezza per 167 metri di larghezza. Ecco cosa è stato detto al riguardo e cosa si prevede di fare.
Asteroide in arrivo: grande, minaccioso ma non pericoloso, per fortuna
Prima del passaggio previsto nel 2016 incontreremo il meteorite 99942 Apophis nel 2029. Un suo potenziale impatto a qualsiasi livello causerebbe ingenti danni. Oltretutto ad impensierire è la vicinanza. Per fortuna la rotta delineata per il passaggio dall’Australia all’America non prevederà il rientro sul suolo terrestre che potrebbe risultare altrimenti fatale.
Mai come in questo momento la NASA si era spinta così vicina all’obiettivo di esaminare un così minaccioso asteroide. Molti scienziati convengono sul fatto che si troverà più vicino di molti satelliti geostazionari in orbita sulla Terra.
Marina Brozovićl, scienziato radar del Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha confermato che:
“L’approccio ravvicinato di Apophis nel 2029 sarà un’incredibile opportunità per la scienza. Con l’uso di elescopi ottici e radar sarà possibile osservare i dettagli superficiali di pochi metri.“
Una possibilità unica per mettere a punto uno stadio di analisi volto a consacrare l’applicabilità di un accurato piano di difesa planetaria. Al momento il rischio di un impatto è di appena 1 su 100.000 ma gli astronomi sono con gli occhi ben puntati al cielo per valutare eventuali altre avvisaglie di attacco dopo le indagini di Gianluca Masi del Virtualtelescope che hanno individuato un gruppo di asteroidi minori ma non pericolosi.