Arriva direttamente dall’Italia uno studio pubblicato dalle rivista specialistica Nature Physics che si concentra su una delle tante teorie della fisica quantistica. Lo studio tenta di dimostrare la validità della teoria di Penrose e Dioisi. La teoria tentava di risolvere il problema della misura, ovvero perché la sovrapposizione di stati tipica del mondo quantico non sia riscontrabile anche nel modo macroscopico.
Il problema della misura può essere ben spiegato grazie all’ormai famoso esperimento immaginario del gatto di Schrödinger; l’esperimento consiste nell’immaginare una gatto all’interno di un box insieme ad una fiala di veleno con un innesco legato allo stato di un atomo. Per le proprietà dell’atomo non è possibile sapere se l’innesco si sia avviato finché la scatola non viene aperta; di conseguenza il gatto sarà da considerare sia vivo che morto finche non si procederà alla verifica.
Fisica quantistica: la ricerca italiana
Penrose e Dioisi avevano teorizzato che le differenze tra il mondo della fisica quantistica e quello macroscopico siano dovute alla gravità. Secondo la teoria all’aumentare della massa di un corpo la sovrapposizione quantistica perde stabilità fino a decadere completamente. Questa condizione avrebbe come conseguenza la generazione di una debole radiazione elettromagnetica.
Da qui sono partiti i ricercatori dell’Istituto di Fisica Nucleare in collaborazione con il Centro ricerche Enrico Fermi e l’Università di Trieste. Il risultato della ricerca evidenzia come questa radiazione sia in realtà mille volte più bassa di quanto la teoria dei due fisici avesse previsto. Di fatto lo studio dimostra quindi come la teoria di Penrose e Dioisi sia da considerarsi errata aprendo così allo studio di modelli più sofisticati.