Siamo nel 2020, l’anno delle rivoluzioni, del caos e degli adattamenti. Appena usciti dalla fase cruenta del Coronavirus siamo stati accolti da una drammatica situazione in chiave motori. Il mercato si è arrestato facendo registrare un capovolgimento di fronte importante rispetto all’anno precedente. La fiducia verso le auto Diesel è andata scemando con la promessa di veicoli zero emissioni confermati necessari da Governo ed associazioni ambientaliste.
Nonostante l’evidente stato di demonizzazione i dati stanno parlando chiaro. Grazie anche agli incentivi l’interesse verso il caro vecchio gasolio è duro a morire. Il mercato si risolleva mentre si scoprono evidenti vantaggi che portano alla luce plateali peccati di gioventù per quel che riguarda le auto elettriche. Molti clienti passati alle nuove leve del mondo automotive si sono dovuti ricredere dopo una scelta iniziale davvero travagliata. Ecco tutti i motivi.
Diesel: perché è ancora migliore dell’elettrico?
Partendo dal prezzo la disparità tariffaria appare evidente. Una EV costa sempre più di un Diesel proprio a causa delle batterie, la cui produzione è affidata ancora a fabbriche no-green. Ciò spiana la strada ad una discussione bilaterale vertente il prezzo di vendita ed il fattore inquinamento. Da un lato abbiamo le concessionarie che espongono listini chiaramente più alti per l’elettrico tra le due tipologie di vetture. Dall’altro le industrie che impiegano materiali dannosi per l’ambiente in relazione alla fabbricazione delle celle agli ioni di litio. Una conferma arriva da un’analisi condotta dal prestigioso istituto CES-IFO di Monaco di Baviera che ha posto enfasi sulla scarsa impronta green della Tesla Model 3nel confronto con la Mercedes Classe C.
Allo stesso modo le distanze si mantengono attive sul fronte praticità e costi di ricarica. Manca al momento una infrastruttura elettrica efficace per le auto a batteria. Nonostante questo si procede con le prime installazioni in autostrada prevista sulla A1 e la A24. Eppure ben 18 permessi vengono battuti sul tempo da un rifornimento Diesel lampo. Bastano pochi minuti e siamo subito pronti a partire da qualsiasi posizione in Italia e nel mondo. Lato costi siamo vicini, con una mancata reale convenienza per l’elettrico a meno di abbonamenti speciali e servizi dedicati. Da recenti analisi, infatti, si scopre che i prezzi si pareggiano introducendo una componente negativa per il listino della ricarica rapida.
Insomma, sembra non sia ancora tempo di cantare rivoluzione per il mercato EV. Molti restano ancorati all’idea del Diesel supremo in attesa di un cambiamento ad ampio raggio già promosso da istituzioni d’alto livello come il Ministero del’Ambiente e dei Trasporti.