Sono ormai mesi che Huawei si trova nell’occhio del ciclone, sola a remare contro il mondo. Una situazione paradossale che vede uno dei colossi del mondo mobile a livello mondiale lottare ad armi impari contro gli Stati Uniti d’America. L’unica colpa di Huawei è quella di essere un’azienda cinese, protagonista della nuova guerra fredda tra Trump e la Cina.
La situazione è collassata quasi definitivamente nel momento in cui Huawei si è vista sottrarre le forniture di chipset da parte della aziende che orbitavano nella sfera statunitense a causa dei brevetti ARM. Ma adesso la situazione si è complicata ancora di più, e forse in maniera irrimediabile.
Dopo essersi vista sottrarre i servizi Google a causa di problemi relativi alla privacy dei propri dispositivi, la guerra era aperta. L’amministrazione Trump sembra si diverta a vedere l’azienda cinese in balia della tempesta, scagliando qualche fulmine di tanto in tanto per vedere fino a quando rimarrà a galla. Attualmente è arrivato l’ennesima conseguenza del ban
americano. Infatti, moltissime aziende cinesi, si stanno rifiutando di fornire materiali e componenti a Huawei, semplicemente per paura di eventuali ripercussioni da parte di un grandissimo cliente come il mercato americano.Una situazione veramente difficile, nella quale il governo cinese apparentemente non sta facendo nulla per aiutare Huawei, destinata probabilmente al collasso in sempre meno tempo. Secondo molti a rischio sarebbe solo l’uscita della serie Mate 40, ma in realtà i presupposti e le problematiche relative al nuovo sistema operativo, alla mancanza dei servizi Google e all’imminente mancanza di chipset per i propri prodotti non mettono Huawei in una situazione rosea.
Il rischio è grande e la catastrofe potrebbe essere alle porte.