Lo scandalo WhatsApp del giorno verte, come da titolo, sulla pubblicazione di contenuti scioccanti cui gli inquirenti sono venuti in possesso con l’analisi forense del dispositivo della figlia della madre che per prima ha lanciato l’allarme.
All’interno dello smartphone sono state rinvenute diverse chat con singoli utenti con parecchi contenuti erotici. Stando alle constatazioni delle autorità le indagini interessano le province di Messina, Catania, Palermo, Milano, Napoli e Teramo.
Nel corso delle analisi sui dati delle chat sono stati identificati utenti maggiorenni e minorenni, questi ultimi affidati alla procura di competenza. Duranti le perquisizioni sono stati sequestrati PC e telefoni all’interno dei quali era evidente l’inequivocabile presenza di pedo pornografia. Gli investigatori riportano:“Sono in corso, comunque, approfondimenti per verificare la condotta di adescamento”
Questo è soltanto l’ultimo di tutta una serie di episodi che fanno gridare allo scandalo. I gruppi o le singole chat potrebbero essere migliaia in tutta Italia. Gli utenti che vengono a conoscenza di azioni simili sono invitati a segnalare prontamente la situazione alle autorità di competenza che potranno investigare al meglio per sgominare questo circolo vizioso oltremodo sconcertante.