La società Equitalia non esiste più. Dal 1 Luglio 2017 è stata sostituita integralmente dall’Ente Riscossione di Agenzia delle Entrate che con una decisione storica ha spaccato il mondo della Finanza. Dopo una decisione intrapresa dalla Corte di Cassazione è stata obbligata a sottostare ai nuovi accordi fiscali dettati dall’emanazione dell’inedita Ordinanza n. 28072/2019 che ha come risultato l’annullamento dei contenziosi.
Ciò che abbiamo appena detto può essere tradotto come un addio debiti per quanto riguarda le segnalazioni registrare per le cartelle inerenti i dovuti pagamenti delle imposte per multe, bollo auto e relativi interessi di mora a questi applicati. Il veto si applica in maniera indiscriminata per le posizioni debitorie contratte nel periodo compreso dal 2000 al 2010 senza possibilità di appello. Il valore di sconto raggiunto è assurdo e sta facendo arrabbiare parecchi italiani. Ecco la situazione.
Agenzia delle Entrate scatena la rabbia dei contribuenti: evasori graziati dalla nuova manovra fiscale
Sembra che per lo Stato sia inutile insistere nel merito delle cartelle esattoriali. Ogni posizione di debito viene annullata per uno sconto da 1000 Euro concesso agli evasori fiscali che negli anni hanno fatto dietro-front di fronte agli intimati ALT del Fisco. Non si dovrà pagare nulla. Cosa che ha scatenato l’ira più recondita dei contribuenti che con immani sforzi hanno sostenuto le proprie spese fiscali nei limiti della Legge.
A sostegno dell’opinione sovversiva all’intervento si è posto anche Il PCDM Giuseppe Conte che in un suo recente intervento ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano” non ha fatto certo segreto della sua personale indignazione. Ha giustamente detto che:
“Ciò crea un precedente per eventuali future problematiche legate alla gestione dei capitali. Soprassedere sulla questione debiti consente l’incentivazione del reato. Tutto ciò attua un ammanco dei capitali dello Stato ed un precedente importante nella gestione della Pubblica Amministrazione”.
Tutto inutile, ma non per Salvini che ha appoggiato la mozione proclamando la sua soddisfazione dopo aver consacrato la sua posizione di supporto alla famiglie italiane provate da una crisi economica senza precedenti. Ancora una volta l’evasione fiscale ha trionfato.