Grazie alle nuove possibilità offerte da internet cambiare banca non è mai stato così facile. Un tempo scegliere la banca sotto casa era quasi un imposizione legata alla praticità del poterla raggiungere. Un’altra motivazione che spesso scoraggiava gli i correntisti al momento di cambiare banca era la necessità di fornire spiegazioni al vecchio istituto.
Oggi invece grazie a i nuovi sistemi di home banking è possibile scegliere l’istituto di credito che più soddisfa le proprie esigenze. Inoltre sarà propio il nuovo istituto di credito ad occuparsi di tutte le pratiche necessarie per completare la portabilità del conto corrente, sgravando l’utente di una bella mole di burocrazia. Propio la portabilità prevede degli obblighi precisi per le banche che, in caso di mancato adempimento, saranno costrette a versare una penale.
Banca: ecco quando l’istituto deve risarcire il correntista
La portabilità del conto corrente è regolamentata della D.Lgs. 3/2015 che applica la direttiva comunitaria 2014/92/UE. La norma obbliga la banca a completare il percorso di portabilità del conto corrente entro 12 giorni lavorativi dal momento della richiesta, comunicando al nuovo gestore tutte le informazioni necessarie.
Tra le operazioni svolte in automatico, ad esempio, anche il passaggio dei bonifici periodici come pagamento di alimenti o affitti. Tuttavia se la banca dovesse ritardare nell’espletare la pratica oltre i 12 giorni stabiliti dalla legge il correntista avrà la possibilità di richiedere un’indennità. Questa indennità avrà una base di 40 euro fissa più un’ulteriore somma in relazione ai giorni trascorsi dal momento della scadenza e ai tassi di mercato legati alla giacenza del conto.