Il centro focale della questione verte sulla rimodulazione del potere decisionale delle banche che passa in secondo piano rispetto agli accordi prestabiliti con il cliente finale. Costui può adesso mantenere in attivo il proprio profilo anche in caso di scarsa liquidità o poca movimentazione.
Le importanti novità salienti del nuovo decreto attuativo ora in discussione vertono sulla abolizione conto corrente che viene abolita in virtù delle nuove regole. Fino ad oggi era stato concesso il privilegio di attuare azioni unilaterali per la sospensione ed il blocco dei profili inattivi dei risparmiatori. Con la Riforma 2020 le carte di credito e le altre formule di giacenza economica personale non potranno più essere inibite senza il consenso del diretto interessato. Si passa, quindi, ad una quanto mai completa normalità e flessibilità nella gestione dei profili bancari.
Oltretutto il nuovo codice definisce regole aggiornate per i fidi di cassa che non potranno essere richiesti prima della loro scadenza. Tutto ciò che è stato esplicato nel presente post vale ovviamente in caso di saldo positivo del conto.