Dopo mesi di battaglia legale, la strategia di Apple sembra abbastanza chiara: affossare l’avversario cercando di fare sembrare tutta questa situazione una trovata pubblicitaria. Infatti, secondo le dichiarazioni di Cupertino, la mossa di Epic sarebbe stata dettata da flussi di giocatori inferiori alle aspettative su iOS, tali da dare inizio alla battaglia sia per recuperare del denaro che per dare vita ad una delle campagne pubblicitarie meglio orchestrate degli ultimi anni.
La situazione è senza alcun dubbio più complicata di come la pone Apple. Senza alcun dubbio la strategia di Epic prevedeva anche delle mosse pubblicitarie legate alla visibilità che avrebbe avuto la sua battaglia, ma al tempo stesso c’è molto di più. Dietro l’azione legale di Epic vi è una protesta nei confronti di un sistema che non ammette concorrenti e che monopolizza il mercato delle app tramite Store chiusi e privi di libertà.
Occorrerà ancora del tempo per stabilire dove porterà questa situazione. Il rischio è quello di escludere del tutto i giocatori da mobile, in particolari quelli su iOS, con un conseguente abbandono del Battle Royale per un numero enorme di giocatori. Sicuramente gli interessi dietro questa situazione sono molti e le carte da giocare non sono finite per nessuna delle due parti.