Le notifiche del pagamento arrivano puntuali ed anche un solo centesimo si deve pagare. Non si scappa. Fino ad oggi il Fisco c’è andato leggero con le procedure ma adesso si inaspriscono prevedendo l’azione di nuovi controlli che passano anche per i beni mobili posseduti e depositati all’interno di conti bancari.
Con la progressiva rimodulazione del ruolo conferito al denaro contante sempre più persone tengono i propri soldi in banca. Cosa che facilita parecchio il compito del Fisco nel delineare un accurato profilo economico del contribuente. Arriva una notifica valida 60 giorni prima che gli agenti decidano di esaminare con cura ogni movimento bancario su conto corrente, azioni, titoli, carte di credito, assegni, prepagate e tutto il resto. Accertata la presenza di soldi sufficienti questi vengono prelevati una volta scaduto il termine ultimo concesso per il pagamento spontaneo e diretto al cliente che non può nemmeno fare ricorso essendo venuto meno il ruolo del Giudice di Pace.
Tutto questo per dire che in un modo o nell’altro le tasse del Fisco saranno reclamate e coperte con prelievo forzato dai conti in caso di saldo positivo dopo un’indagine volta ad accertare movimenti e giacenze medie.