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Emoji: 200 in arrivo, stop alla discriminazione razziale e di genere

Nel 2021 saranno rilasciate oltre 200 nuove emoji per le nostre tastiere, incluse una donna con la barba, un uomo in abito da sposa, bandiere, e una gamma di nuove emoji di coppia con diversi colori della pelle.

Secondo l’Unicode Consortium, l’organizzazione no-profit responsabile degli standard delle emoji e delle nuove versioni, l’anno prossimo ci sarà un rilascio di almeno 200 emoji per permettere a chiunque di sentirsi rappresentato. Le emoji sono diffuse ovunque e molto utilizzate e la discriminazione è spesso nelle piccole cose. Dunque, non è da sottovalutare che ci siano questi cambiamenti. Ad aprile è stato inizialmente annunciato che non ci sarebbero state nuove emoji fino al 2022 a causa della pandemia. Tuttavia, nel 2021 ci saranno già i primi pacchetti.

Importanti novità in arrivo nel mondo delle emoji, oltre 200 di cui alcune mirate ad abolire le discriminazioni

Al momento esiste solo un’opzione di tonalità della pelle “gialla” sia per le emoji “coppia con cuore” che per quella con il bacio. Il prossimo anno vedrà l’aggiunta di una moltitudine di altri colori della pelle, facendo spazio alla rappresentazione di relazioni che non siano le solite solo tra bianchi o solo tra neri, ad esempio. Inoltre, l’aggiunta di una donna con la barba, e altre emoji simili in lavorazione, hanno lo scopo di creare un’opzione “neutra rispetto al genere

“.

Altri progetti includono un cuore bendato, un cuore in fiamme, forse un riferimento o un omaggio all’impatto emotivo del 2020. Ci sarà anche un’emoji “faccia tra le nuvole”, così come una “faccia con occhi a spirale”. Queste nuovi emoji arriveranno sulle tastiere in qualsiasi momento tra gennaio e ottobre del prossimo anno, con un aggiornamento più ampio in arrivo nel 2022. Quelle principali dovrebbero arrivare su Android e iOS entro la fine del 2020. Tra esse un Babbo Natale neutrale rispetto al genere, una donna che indossa uno smoking, un uomo che indossa un abito da sposa e una bandiera transgender.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano