rapporti incidente Boeing Impossibile dimenticare lo schianto del Lion Air del 29 ottobre 2018 al largo dell’Indonesia. Protagonista dello sfortunato incidente fu il Boeing 737 Max fresco di revisione. Nell’episodio persero la vita 189 persone tra equipaggio, personale di supporto e passeggeri. Solo pochi mesi dopo, il 10 Marzo 2019, un altro aereo della flotta Ethiopian Airlines riportante le medesime specifiche si inabissò nei pressi di Addis Abeba con un bilancio di 157 morti.

Ad oltre un anno di distanza dalle tragedie che scossero il mondo facendo precipitare nel baratro centinaia di famiglie si scopre una verità sconcertante celata nei nuovi rapporti emersi dal personale dell’aviazione USA. Le pagine, rese note dal periodico Saldo, parlano di una serie di conclusioni assurde in cui si cita la mancata azione della FAA di fronte a problemi noti. Ecco quali sono le ultime novità.

 

Boeing 737 Max: la FAA sapeva tutto ma ha preferito tacere, ne hanno fatto le spese centinaia di innocenti

La sconcertante conclusione cui si è giunti dopo l’ispezione dei rapporti è una previsione di 15 incidenti durante l’intero ciclo di vita degli aerei della flotta Boeing 737 Max per un totale di 2,7 morti per milione di ore di volo. Nonostante questa previsione la Federal Aviation Administration non ha mosso un dito. Sono bastati pochi mesi affinché i piloti si accorgessero che qualcosa non stava funzionando come da specifica. Il sistema di controllo MCAS spingeva ripetutamente verso il basso il profilo anteriore dei velivoli.

Solo dopo il secondo incidente l’ente regolatore americano ha impedito i voli in tutto il mondo. A quel punto la compagnia Boeing aveva già consegnato 387 aeromobili ed accettato ordini per un totale id 4.172 aerei in tutto il globo. Ad oggi non sappiamo quando la compagnia sarà autorizzata per tornare in volo con i suoi 737 Max ma già da Agosto sono in corso accertamenti, controlli ed autorizzazioni volte ad accertare la sicurezza in volo contro ogni dubbio.

L’inaffidabilità dell’Amministrazione è plateale dopo i commenti che rivelano:

“La mancanza di distanza critica tra il regolatore e l’industria aeronautica non è una novità negli USA: lì la FAA da decenni delega compiti ai produttori per la certificazione degli aeromobili. Il rapporto del Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ora rivela anche che alla fine del 2016, l’87% delle classificazioni di sicurezza per il 737 Max era nelle mani di Boeing. La stessa Boeing ha inoltre valutato la sicurezza del software di volo che ha portato ai due incidenti”.

VIAilsalvagente
FONTEsaldo
Articolo precedenteWiFi e 5G? No, la nuova rete che arriverà conquista anche Elon Musk
Articolo successivoho.Mobile ha lanciato una nuova offerta con 200 GB di traffico